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What is time? Einstein-Bergson 100 years later


What is time? Einstein-Bergson 100 years later

In occasione del decennale del sisma aquilano, l'Università degli Studi dell'Aquila e il Gran Sasso Science Institute promuovono un convegno internazionale di studi dal titolo What is time? Einstein-Bergson 100 years later che si svolgerà all'Aquila il 4, 5 e 6 aprile 2019 ed è stato preceduto da un ciclo di seminari fra i mesi di gennaio e marzo. Il colloquio è aperto a tutti coloro che sono interessati e per partecipare non è necessario iscriversi.

 

Come scienziati e filosofi impegnati nelle strutture universitarie e nei laboratori di ricerca presenti sul territorio aquilano, ci siamo chiesti come commemorare in modo positivo e fiducioso il decennale del terremoto che ha colpito la città dell'Aquila e una fortunata coincidenza di date ci è venuta in soccorso. Il 6 aprile 1922, alla Sociéte française de philosophie di Parigi, Albert Einstein incontra per la prima volta Henri Bergson, il filosofo di Francia. Oggetto del celebre dibattito fu la natura del tempo alla luce della teoria della relatività. Il tempo di cui si occupa il fisico – chiedeva Einstein – è lo stesso su cui riflette il filosofo?

 

Quel giorno il conflitto fra le due prospettive fu inevitabile: Bergson e Einstein sono diventati emblema del difficile rapporto tra scienza e filosofia. La seduta parigina è passata alla storia come il momento in cui l’unità del pensiero umano si è definitivamente compromessa e le conseguenze di quella frattura sono, ancora oggi, incalcolabili.

 

Tuttavia, pensiamo che i tempi siano ormai maturi perché il confronto venga riaperto su basi completamente rinnovate e perché scienza e filosofia tornino a dialogare su di un piano di parità a partire dalla comune questione: che cos’è il tempo? Precorrendo di poco i tempi "naturali" del centenario della seduta parigina lo abbiamo quindi fatto coincidere con il decennale del sisma che ha sconvolto il tempo e la memoria dell’Aquila, rendendo i suoi cittadini assai sensibili alla distinzione tra tempo qualitativo della coscienza e tempo quantitativo della scienza oggetto dell’incontro parigino.

 

Al colloquio prenderanno parte importanti esponenti della fisica teorica, della cosmologia scientifica e della filosofia, tanto di quella cosiddetta "analitica" quanto di quella "continentale". A ciascuno sarà posta la stessa questione che aveva diviso Einstein e Bergson perché il convegno, nel tentativo di riprendere quell’antico dialogo, si prefigge il raggiungimento di tre grandi obiettivi: 1) ricostruire il contesto storico e culturale del dibattito parigino; 2) riproporre la questione sollevata allora, tenendo conto dei risultati più recenti della ricerca scientifica e filosofica; 3) formulare nuove ipotesi capaci di conciliare il tempo dell’uomo con quello della natura.

 

Tornare a discutere filosoficamente e scientificamente del tempo in una città che, dal tempo, è stata segnata e che, al tempo, chiede di poter finalmente sanare le proprie ferite ci è parso infatti l’unico modo per affrontare questa triste ricorrenza, indicando, nel presente e con la forza di una comune passione, una strada su cui ricostruire il proprio passato in vista della costruzione del proprio futuro. Il convegno vuole essere un segnale positivo di speranza e di rinascita per una città impegnata da anni nel tentativo di sanare gli effetti catastrofici di un'altra frattura. Una sola data, quindi, per due ricostruzioni.

 

I lavori cominceranno il 4 aprile alle 9.00 e si concluderanno il 6 aprile alle 14.00.

 

Il 4 aprile i lavori si svolgeranno al Gran Sasso Science Institute (viale F. Crispi 7). La mattina, dopo i saluti della Rettrice Paola Inverardi, del Rettore Eugenio Coccia e del Direttore del Dipartimento di Scienze Umane Simone Gozzano, i lavori saranno inaugurati da due interventi dedicati alla ricostruzione storica della séance parigina (Elie During e Jimena Canales). Eugenio Coccia chiuderà la mattinata con una lectio magistralis sui paradossi del tempo. La sessione pomeridiana indagherà più da vicino le ragioni del conflitto tra Einstein e Bergson riflettendo altresì sul senso dell’opposizione tra scienza e filosofia. Interventi di Yuval Dolev, Matthew T. Segal, Étienne Klein e Jean-Claude DumonceL.

 

Il 5 aprile i lavori saranno ospitati dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi dell'Aquila (viale Nizza 14) e prevedono due sessioni, una la mattina e una il pomeriggio, dedicate ai temi più spinosi della riflessione sulla temporalità: la freccia del tempo, l’unità e la molteplicità di passato, presente e futuro, la natura dello scorrere temporale, la possibilità di viaggiare nel tempo e la percezione che l’uomo ha del suo trascorrere. Fra i relatori: Christian Wüthrich, Julian Barbour, Carl Hoefer, Rocco Ronchi Mauro Dorato, Marc Wittmann, Michel Weber.

 

Nella giornata del 6 aprile, che chiude il convegno, i lavori avranno luogo all'Auditorium del Parco (viale delle Medaglie d'Oro). Dopo il saluto di Walter Cavallieri, prenderanno la parola Guido Tonelli, Giuseppe Longo, Massimo Capaccioli e Marco Bersanelli. Le loro relazioni affronteranno i temi più affascinanti legati al convegno: l’origine del cosmo, l’evoluzione delle galassie, la specificità del tempo della vita e di quello subatomico delle particelle elementari.

 

Segreteria organizzativa: conference_aquila@strutture.univaq.it 

 

Scarica il programma.


(25.03.2019)